Impegnare sindaco, assessori, consiglieri e aziende comunali a comunicare eventuali appartenenze ad associazioni , anche quelle massoniche. Questo l’emendamento, a firma del consigliere Marcello Gemmato (PdL), approvato nel consiglio comunale del 1 luglio 2010.

L’ordine del giorno in discussione, proposto dal consigliere Pietro Petruzzelli, prevede l’istituzione di una “anagrafe degli eletti”: sul sito istituzionale del Comune saranno liberamente consultabili gli incarichi elettivi ricoperti nel tempo dai consiglieri comunali, le loro dichiarazioni dei redditi relativi all’anno precedenti lìelezione, agli anni in cui ricopre l’incarico e a quelli successivi, la dichiarazione da parte dell’eletto dei finanziamenti ricevuti, dei doni, dei benefici, o di altro assimilabile, il registro delle spese degli eletti (staff, spese telefoniche e dotazione informatica). Ma anche gli atti presentati con iter fino alla conclusione, il quadro delle presenze ai lavori e i voti espressi sugli atti adottati dal Comune.

“La mia è certamente una provocazione – ammette il consigliere Gemmato – ma se parliamo di trasparenza, allora dobbiamo andare fino in fondo. Voglio capire chi appartiene a determinate associazioni, di qualunque genere, anche massoniche. Voglio sapere se un mio collega e chiunque prende incarichi dal Comune risponde a logiche diverse da quelle politiche. Bari è una città molto sensibile a queste dinamiche, ma recentemente anche a Roma il Consiglio Comunale si è regolato in modo molto simile”.