“La proposta di legge sulle comunità giovanili, da oggi in discussione alla Camera dei Deputati, rappresenta finalmente una vera novità in materia di politiche rivolte alle generazioni emergenti. Il Ministro della Gioventù Giorgia Meloni, tramite questa iniziativa, propone una vera e propria rivoluzione sotto il profilo dell’aggregazione giovanile.

Il ddl ha lo scopo di promuovere e incentivare, su tutto il territorio nazionale, la nascita di nuove comunità giovanili e di consolidare e rafforzare quelle già esistenti, anche attraverso scambi e progetti con altre realtà nazionali e internazionali, con particolare riguardo allo sviluppo della comune identità culturale italiana ed europea.

L’idea è quella di realizzare dei villaggi della gioventù, con campi sportivi, palchi per esibirsi, sale per fare musica, biblioteche, computer. Oasi nelle periferie delle grandi città metropolitane per combattere il degrado. Spazi per i giovani insomma, gestiti da giovani, che avranno mezzi a disposizione al fine di dare “sfogo” alla loro creatività, alla loro voglia di impegnarsi nel civile, nella cultura, nell’arte, nello sport senza barriere ideologiche e senza favoritismi.

Le comunità giovanili dovranno avere alcuni requisiti essenziali, per assicurare l’ordine nell’accesso e nella gestione delle stesse: la perfetta democraticità nell’accesso alle cariche, l’elettività delle cariche comunitarie, l’assenza di fini di lucro, la trasparenza del bilancio e l’assenza di qualunque discriminazione al loro interno. Inoltre, dovranno essere luoghi nei quali non si dovrà praticare violenza, non si farà uso di droghe e non si promuoveranno attività illegali.

Tali vincoli saranno essenziali per iscriversi al registro nazionale che verrà istituito presso il dipartimento della Gioventù e conseguentemente per usufruire dei contributi del fondo comunità giovanili, la cui dotazione sarà di 5 milioni di euro l’anno.

L’obiettivo principale e strategico è offrire alle giovani generazioni degli spazi che rappresentino un’alternativa alla noia e al disimpegno, che spesso sono alla base di fenomeni di disagio, soprattutto nelle periferie delle grandi città metropolitane e in alcune realtà del meridione.

Rivolgo un plauso al Ministro Meloni per l’ennesima iniziativa che offrirà, anche a Bari, una volta diventata legge, strumenti pratici e concreti per far si che i giovani siano davvero artefici del proprio destino, dimostrando che se vi è attenzione nei loro confronti, si possono attuare politiche utili a spazzar via un’etichetta di disimpegno e mancanza di interessi che troppo spesso viene cucita sulle loro spalle”.