Di Matteo, lite con la giunta «Sugli universitari avevo avvertito gli assessori»
Losito e Pisicchio: falso, ha sbagliato da solo

• La polemica sugli abbonamenti a prezzo scontato per gli studenti si è chiusa con un lieto fine: per tutto il 2010 gli universitari potranno continuare a usufruire di tessere Amtab a 6 euro mensili. Ma sulla graticola ci finisce il presidente Antonio Di Matteo. «Il Comune era stato informato del problema ma nessuno si è presentato alla riunione», ha detto ieri Di Matteo con una lettera aperta in cui lamenta di essere rimasto «con il cerino in mano». «Noi non sapevamo nulla», replicano gli assessori Losito e Pisicchio. A ulteriore testimonianza del fatto che Di Matteo ha ormai i giorni contati alla guida dell’Amtab.

Nel ricostruire la vicenda, Di Matteo ricorda che il costo di 6 euro è frutto di una convenzione «in scadenza, che i precedenti amministratori dell’Am – tab, a mio parere, non avevano titolo a sottoscrivere». Di Matteo riconosce che la disdetta della convenzione è stata inoltrata «in ritardo», ma allo scopo «di sottoscrivere una nuova convenzione con l’Università e l’Adisu, avendo come riferimento per l’Amtab non una sua decisione, bensì la volontà del Comune espressa con sua deliberazione». Secondo il presidente «tutti, al Comune, tranne il sindaco, erano informati della legittima iniziativa» dell’azienda, tuttavia all’incontro di mercoledì in Ateneo gli assessori comunali convocati dal rettore «non sono intervenuti».

Una ricostruzione che gli assessori interessati, Fabio Losito (politiche giovanili) e Alfonso Pisicchio (Aziende) respingono in toto. «In questa storia – dice Fabio Losito – il presidente Di Matteo ha fatto tutto da solo. Non aveva avvertito nessuno degli assessori. Personalmente, ho saputo del problema dal prorettore dell’Università durante un incontro con l’Udu. L’Amtab avrebbe dovuto disdire la convenzione entro dicembre, ma l’ha fatto con ritardo e poi ha fatto un passo indietro». Losito e Di Matteo sono esponenti dello stesso partito (Sinistra, Ecologia e Libertà), ma su questa storia qualcosa si è rotto: «Capisco che siamo in campagna elettorale – dice Losito – ma qui ciascuno deve assumersi le proprie responsabilità». Molto infastidita anche la reazione di Pisicchio: «A me Di Matteo non ha mai detto nulla della convenzione. Ho saputo nei giorni scorsi che c’era questo problema e avevo richiesto una riunione congiunta che non è stata convocata. Ora si è arrivati a una soluzione efficace, quella di rivedere la convenzione per andare incontro alle varie esigenze».

GEMMATO (PdL), su suggerimento di AZIONE UNIVERSITARIA, solleva il “problema AMTAB” in una interrogazione in Consiglio Comunale Il sindaco Emiliano era stato messo a conoscenza del problema martedì in consiglio comunale da una interrogazione del consigliere Marcello Gemmato (Pdl). E aveva detto, come ha ripetuto ieri sulla «Gazzetta», di non saperne nulla. «Sono stato sollecitato dai ragazzi di Azione Universitaria – racconta Gemmato – e abbiamo organizzato un incontro con Nunzio Lozito dell’Am – tab: di fronte alla notizia della disdetta della convenzione, gli ho fatto notare che nelle linee programmatiche dell’amministrazione c’è quella di trasformare Bari in città universitaria. Episodi come questo dimostrano che gli annunci di principio restano sulla carta».