Se sei nato in Italia, ami il tuo Paese e hai sincera passione per la politica una delle emozioni più forti che puoi provare è trovarti davanti la teca che custodisce una delle copie originali della Costituzione Italiana.

Ricordo bene la sensazione vissuta la prima volta che da deputato ho avuto questo privilegio, entrando nella Sala della Lupa di Palazzo Montecitorio. È un’emozione che si rinnova ogni volta che ho l’occasione di soffermarmi a contemplarla: perché i valori che incarna la nostra Carta sono vivi, ed è per essi che sento di dover lavorare.

Se da 75 anni ormai quei principi di libertà, uguaglianza e democrazia indicano la strada maestra di tutti i governi e tutte le legislature che si sono susseguiti, è perché la nostra Costituzione è la migliore sintesi delle regole di civiltà, rispetto reciproco, prosperità e senso di appartenenza a un bene comune: l’Italia.

La Costituzione Italiana quest’anno ha compiuto il suo 75° “compleanno”, e l’attualità del suo contenuto la fa apparire come un testo scritto oggi, richiamandoci ai nostri diritti e ai nostri doveri in un’etica trasversale senza tempo.

Nel mio impegno quotidiano, da cittadino, ho sempre sentito il dovere morale di perseguire il bene comune. Questo imperativo si è fatto più cogente, da parlamentare della Repubblica prima, e ancora di più da quando ricopro il ruolo di Sottosegretario di Stato alla Salute, per onorare il quale ritengo imprescindibile ogni mio sforzo per vedere applicato nel modo più estensivo possibile quanto sancito dall’articolo 32 della nostra Carta.

Che vede il diritto alla salute fondamentale non solo per ogni singolo individuo ma anche nell’interesse – non a caso, aggiungo – della collettività, introducendo già 75 anni fa il concetto lungimirante della salute come investimento e possibilità di crescita e sviluppo di uno Stato.

Il Servizio Sanitario Nazionale per come lo conosciamo oggi sarebbe nato 30 anni dopo la nostra Costituzione, ma è nella nostra Costituzione la base fondativa.

È in nome della nostra Costituzione che dobbiamo superare le oggettive differenze nell’offerta di salute fra aree diverse dell’Italia: a tutti i cittadini italiani, indipendentemente dal luogo di nascita e residenza, siamo chiamati a garantire i medesimi standard assistenziali ottimizzando ogni singolo euro investito nella sanità pubblica, fondamentale per la nostra civiltà.

Innovarne modelli e processi, migliorare la condizione dei nostri ospedali, fornire sul territorio le terapie e le cure di cui ogni cittadino necessita sono gli obiettivi che ci sono stati assegnati, ed è quello per il quale mi batterò per sentirmi degno del mandato che mi è stato conferito, per sentirmi appieno figlio di quei valori con i quali le generazioni che ci hanno preceduto hanno costruito il nostro Paese, per lasciare alle future generazioni un sistema di valori nel quale crediamo e per il quale mi impegnerò con tutte le mie forze.