Responsabilità. Partecipazione. Entusiasmo.

Con queste tre parole mi sento di riassumere i valori e le emozioni che tutti noi dirigenti di Fratelli d’Italia abbiamo condiviso nel corso dell’Assemblea nazionale del partito che si è svolta martedì scorso a Roma.

Un momento di incontro importante in cui la nostra leader e Presidente del Consiglio ha tracciato un primo bilancio di quasi un anno di governo, ma soprattutto ha motivato tutti noi con rinnovato senso di mobilitazione civica, per tornare a far crescere la nostra nazione partendo dai più deboli e incarnando i principi della destra sociale.

Dall’assemblea è emerso che Fratelli d’Italia è un partito vero, consolidato, con una storia fatta di militanza sul territorio e partecipazione dal basso, che può contare su una classe dirigente responsabile e presente. Composta da parlamentari, consiglieri regionali, dirigenti locali, sindaci che nel perseguire l’interesse nazionale stanno compiendo una vera e propria “rivoluzione gentile”, con assiduo impegno e incarnando i valori della destra conservatrice.

Ed è apparso ancora più chiaro che il mandato governativo ha una prospettiva di ampio respiro, di almeno cinque anni e che la guida di Giorgia Meloni è preziosa per “volare alto e a guardare lontano, ai progetti a lungo termine, da costruire mattone dopo mattone. E a dare all’Italia una strategia che non aveva da anni, un orgoglio che aveva dimenticato, una stabilità che è alla base di ogni, vero, cambiamento possibile”, come lei stessa ha affermato.

Continuo ad usare le sue parole per condividere che “nulla di quello che è stato fatto lo ha fatto una persona sola. Il nostro non è mai stato uno sport individuale, ma di squadra.”

E come squadra – di governo e sul territorio – siamo motivati e entusiasti di fare bene e sempre meglio, al servizio del Paese.

L’agenda dei lavori è serrata e chiara: difesa del welfare e della sanità pubblica; sostegno alle famiglie e alla natalità; sgravi fiscali per favorire la produttività e al contempo tassazione degli extraprofitti delle banche.

Misure ambiziose che vedranno il primo banco di prova nella prossima finanziaria ma che ci impegniamo tutti a portare avanti con pragmatismo e soprattutto lavoro umile e coscienzioso.

E aggiungo, con l’orgoglio di fare bene il Bene.