Le misure in ambito salute contenute nel Milleproroghe 2024 approvato ieri dal Consiglio dei Ministri sono un segnale di attenzione a mantenere disposizioni di buon senso, in favore della sanità pubblica e dei professionisti della salute.

Il decreto, che ha visto il via libera nell’ultima riunione di Governo dell’anno, prolunga i termini legislativi di numerose norme, molte delle quali riguardanti le professioni sanitarie e socio-sanitarie, ma anche buone pratiche da consolidare, come la sperimentazione della farmacia dei servizi.

Con il Milleproroghe vengono estese a tutto il 2024 le procedure semplificate di reclutamento del personale sanitario, neolaureati in medicina, specializzandi, operatori socio-sanitari e medici in pensione.

Si tratta di interventi che cercano di mitigare la mancanza di personale, ereditata nell’ultimo decennio di sbagliata programmazione, e di avviare tempestivamente i giovani medici alla professione, garantendo allo stesso tempo continuità di cura, a sostegno della prossimità e della sanità pubblica.

Non posso non accogliere favorevolmente, poi, la proroga al 31 dicembre 2024 della sperimentazione della farmacia dei servizi, in un momento storico in cui il presidio della farmacia si conferma sempre più come baluardo di salute sul territorio e vicino al cittadino, in grado di garantire prestazioni complementari ed integrative per un’offerta sanitaria ampia e capillare.

Sempre in ottica di ottimizzazione della sanità pubblica e di adeguamento a standard di qualità e più performanti, vi è anche la norma che sposta al 31 dicembre 2024 il termine per la riorganizzazione della rete dei laboratori di analisi del Servizio Sanitario Nazionale.

Attendiamo ora la conversione definitiva del decreto con i necessari passaggi in Parlamento, nella consapevolezza che anche con questo provvedimento il Governo Meloni dimostra di tenere la sanità, soprattutto la sanità pubblica, sempre in cima all’agenda politica.