Il centrodestra barese aveva inteso convocare una seduta monotematica avente come oggetto la sicurezza dei cittadini e la recrudescenza criminale a Bari.

Lo aveva fatto in seguito agli omicidi ed agli eventi criminosi che si erano verificati negli scorsi giorni e che purtroppo si stanno verificando nelle ultime ore.

Vi posso assicurare, ove mai ve ne fosse bisogno, che l’intento del centro destra tutto non era quello di speculare politcamente su uno dei tanti punti di caduta dell’amministrazione Emiliano (in campagna elettrale il nostro sindaco sceriffo aveva fatto della sicurezza urbana un punto qualificante del proprio programma), ma quello di dibattere, nella massima assise cittadina, circa i possibili contributi che l’ente comunale poteva e può dare alla risoluzione di uno dei problemi che toccano più da vicino il cittadino: la sicurezza appunto.

Avremmo parlato e stimolato la maggioranza di centro sinistra all’utilizzo dei vigili urbani non in chiave meramente repressiva nei confronti dei cittadini distratti e molte volte indisciplinati. Bari è, infatti, tra i primi posti in Italia nella classifica delle multe inflitte ai cittadini. Nel bilancio approvato quest’anno si è previsto che i cittadini baresi saranno ancora più indisciplinati ripretto agli scorsi anni, e la posta in bilancio relativa alle multe è “schizzata” ad 11 milioni di euro per il 2012 (come si fa a prevedere quanto siano indisciplinati i baresi non lo so). Magari un po’ meno multe e maggiore presidio del territorio.

Avremmo potuto capire e discutere sul perchè la maggior parte delle telecamere della città, installate grazie ad un finanziamento per la sicurezza delle città metropolitane di qualche centinaia di migliaia di euro del Ministrero dell’Interno del tanto vituperato governo Berlusconi, giacciono inutilizzate e non collegate alle centrali della polizia di stato.

Avremmo potuto esprimere solidarietà alle forze dell’ordine per l’ottimo lavoro svolto sin ora, pur in presenza di difficoltà oggettive dovute ai continui tagli operati alle forze di sicurezza e, perchè no, produrre un documento unitario contro gli ulteriori tagli che il governo Monti si accinge ad operare.

Ma il Sindaco Emiliano non l’ha consentito e dopo un sermone di un’ora, dopo una filippica sul suo ruolo di magistrato antimafia (sic vive solo di ricordi oramai?) ordina ai suoi consiglieri comunali compiacenti di abbandonare l’aula facendo cadere il numero legale. Bell’esempio di democrazia partecipata. Da vero codardo il sindaco scappa

e non consente il dibattito. Cosa ha da nascondere? Questo non lo sappiamo. Quello che ci risulta è che oramai il Michelone è proiettato verso altri lidi, pensa oramai alla Regione Puglia, alla poltrona di Nichi Vendola e, scusate la volgarità …di Bari e dei problemi dei baresi non gliene frega niente.

Meditate baresi.

Marcello Gemmato