Il Governo ha approvato il mio ordine del giorno in favore dei cosiddetti “lavoratori fragili” al DL di proroga delle misure per contrastare la COVID-19.

In particolare, l’atto di indirizzo impegna l’esecutivo a valutare l’opportunità di porre in essere misure volte a tutelare la salute, nell’ambito lavorativo e nel corso dell’emergenza sanitaria determinata dalla diffusione del virus SARS-COV-2, dei lavoratori dipendenti pubblici e privati in possesso del riconoscimento di disabilità con connotazione di gravità ai sensi dell’articolo 3, comma 3, della legge 5 febbraio 1992, n. 104, nonché per i lavoratori in condizioni di rischio derivante da immunodepressione o da esiti da patologie oncologiche o dallo svolgimento di relative terapie salvavita, ai sensi dell’articolo 3, comma 1, della medesima legge n. 104 del 1992.

Mi auguro sinceramente che il Governo sia consequenziale all’impegno assunto accogliendo il mio ordine del giorno poiché, purtroppo, dal 31 luglio 2020, i lavoratori fragili non possono più beneficiare della misura prevista dall’articolo 26, comma 2, del DL 17 marzo 2020, n. 18, che consentiva loro di assentarsi dal lavoro, poiché potenzialmente più vulnerabili al contagio, e di vedersi equiparata l’assenza al ricovero ospedaliero ricevendo dunque gran parte dello stipendio con contributo dell’INPS ed evitando così di poter contrarre la COVID-19 che porrebbe in serio rischio la loro salute.

Devo evidenziare, ancora, che l’approvazione del mio ordine del giorno è quantomeno paradossale poiché in sede di esame del decreto in XII Commissione ho presentato un puntuale emendamento proprio per prorogare la misura prevista  dall’articolo 26, comma 2, del DL 17 marzo 2020, n. 18, ma la maggioranza l’ha respinto nonostante il Relatore ne avesse condiviso il merito testualmente e in ben due occasioni ma avanzando problematiche di copertura finanziaria.

Sono convinto che di fronte a problemi di salute così gravi non debbano sussistere problemi di natura finanziaria.

Ed è per questo, dunque, che mi auguro che nei prossimi provvedimenti il Governo possa colmare questa grave lacuna normativa che già da 1 mese costringe questi lavoratori a lavorare in piena emergenza sanitaria rischiando quotidianamente di compromettere seriamente la propria salute o addirittura obbligandoli a chiedere ai propri datori di lavoro giorni di ferie o di malattia per evitare il più possibile di contrarre la COVID-19 sui luoghi di lavoro.

Di seguito il mio ordine del giorno approvato dal Governo.

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