Oggi l’Istat ci ha ricordato i preoccupanti dati sulla disoccupazione giovanile ed il CNEL (Centro Nazionale dell’ Economia e del Lavoro) fa sapere che è “Impossibile tornare ai livelli di occupazione pre-crisi”. 710mila disoccupati nella fascia 15-24 anni. Ad agosto, quindi, si è arrivati al 44,2%, con 88mila occupanti in meno in un solo anno. Altro dato allarmante prodotto dal CNEL riguarda il livello di istruzione dei lavoratori, che si è nettamente abbassato “perché le aziende preferiscono assumere manodopera non qualificata, quindi a costi ridotti, da formare. Questo elemento è la diretta conseguenza di scarsi investimenti italiani in ricerca (1,27% del Pil), quasi la metà rispetto alla media comunitaria (2,08%). Questa situazione provoca un netto arretramento dello stile di vita, non solo tra i disoccupati, ma anche tra i lavoratori a basso reddito, aumentando così il fenomeno dei “working poor“. La riprova si trova nel crollo del potere d’acquisto che, dal 2009 al 2013, è tornato ai livelli di dieci anni fa, con un crollo del 6,7%”. Mi unisco all’appello che il nostro Presidente Giorgia Meloni ha rivolto a Renzi: “basta discussioni ideologiche sull’art. 18, basta polemiche sterili, faide interne al Pd e botta e risposta con le rappresentanze sindacali, schierate unicamente a difesa dei propri iscritti. Per rilanciare l’occupazione è necessario detassare il lavoro e mettere le aziende in condizione di assumere. Fratelli d’Italia-Alleanza nazionale rilancia la proposta elaborata da Luca Ricolfi: subito un ‘maxi job’ di 5 anni con contratti da minimo 1000 euro al mese netti e imposte al 20% per Irpef e Inps”.
giorgia