La Puglia non è una regione omofoba ed i pugliesi hanno dimostrato con i fatti di avere apertura mentale e predisposizione all’inclusività. Non serve quindi un’iniziativa unidirezionale ma una serie di interventi contro tutte le discriminazioni. Questa regione ha eletto per ben due volte un presidente dichiaratamente omosessuale e questo non ha costituito alcuno scandalo; oggi piuttosto esiste un altro tema: la “famigliafobia”, e questo è un dato che valica ogni spot elettorale.
A margine delle audizioni svoltesi ieri mattina in merito alle “norme contro le discriminazioni e le violenze determinate dall’orientamento sessuale o dell’identità di genere”, non si può non evidenziare quanto le perplessità sollevate da Fratelli d’Italia Puglia nel mese di novembre siano fondate e trovino riscontro.
In particolare, fu chiesto alla Giunta regionale l’impegno affinché si astenesse dal sostenere -in qualsivoglia modo e forma- le iniziative tese a promuovere la teoria del gender e la diffusione nel territorio pugliese di tesi volte a disconoscere ogni differenza biologica tra maschi e femmine; che si attivasse affinché nelle scuole di ogni livello e grado nella regione Puglia non venisse introdotta la teoria del gender e venisse rispettato il ruolo della famiglia nell’educazione all’affettività e alla sessualità; che istituisse uno “Sportello Famiglia” rivolto a famiglie con minori che si trovino in situazioni di difficoltà legate alla crescita e allo sviluppo dell’identità. 20180119_101754