Ho partecipato in tarda mattinata alla conferenza stampa di presentazione della proposta di legge per riconoscere l’apnea ostruttiva nel sonno (OSAS) come malattia cronica e invalidante.

In Italia sono circa 8 milioni gli adulti e i bambini affetti da questa sindrome, di cui 4 milioni con quadro moderato-grave. Si tratta di una patologia dalle pesanti ricadute fisiche e sociali che può causare complicanze anche severe, i cui costi sanitari – tra quelli diretti e indiretti – sono pari a circa 3 miliardi di euro.

La strada intrapresa oggi segna un’attenzione particolare del parlamento a formalizzare il supporto necessario alle persone che soffrono di apnee notturne attraverso il riconoscimento della patologia.

Da parte mia, del Ministero della Salute e del Governo c’è la massima sensibilità ad interrogare la commissione Lea per chiedere se l’OSAS possa entrare all’interno dei livelli essenziali di assistenza e quindi sotto l’egida del Sistema sanitario nazionale pubblico.