Si è conclusa l’esperienza del sesto governo dal 2013. Si sono susseguiti ben sei governi in nove anni, vale a dire un governo ogni diciotto mesi, una durata di poco meno di un anno e mezzo. Ed oggi qualcuno ci fa lezioni di “stabilità del Paese”. Chi da ieri pomeriggio costruisce spauracchi e mostri sulla possibilità che, al prossimo giro, al governo ci saranno Giorgia Meloni e Fratelli d’Italia, e insiste nel sostenere che gli italiani vogliano invece al governo la sinistra, non fa i conti con la realtà: questa esperienza di governo è stata fallimentare sin dall’inizio. E Giorgia Meloni già allora -quando i sondaggi non erano di certo favorevoli per FdI- chiedeva il ritorno alle urne per poter consegnare agli italiani un governo lineare e non un’accozzaglia di anime politiche che nulla avevano in comune una con l’altra. Quel momento è arrivato, con Fratelli d’Italia siamo pronti ad una campagna elettorale di contenuti, con un programma di governo che dovrà avere la responsabilità anche di rimediare ai danni creati dalla sinistra in questi anni, che riporti l’Italia al lustro che merita e restituisca dignità agli italiani, con giuste politiche del lavoro, sociali, economiche, sanitarie, ambientali. Nessuno dovrà restare indietro, nessuno dovrà sentirsi escluso nel processo di crescita che Fratelli d’Italia ha già in mente. Elmetto in testa, anche in Puglia, dove la sinistra ha sperimentato negli ultimi anni il sodalizio con i grillini, e nulla di buono ha prodotto per i pugliesi, diventando invece un poltronificio, un contenitore di demeriti a beneficio solo i pochi o della cerchia del presidente Michele Emiliano.