Bando da 72 mila euro per un macchinario in noleggio e senza stabilire la durata del contratto. Gemmato: “Ma serve davvero? Eppoi, spendendo cinque volte meno, se ne compra una nuova…”

Settantaduemila euro per il noleggio d’una fotocopiatrice d’ultima generazione al Comune di Bari, senza neppure stabilire nel bando di gara per quanto tempo durerà il contratto. Davvero troppo per il consigliere comunale Marcello Gemmato (PdL). Il quale, per saperne di più, ha immediatamente depositato un’interrogazione scritta negli uffici d’un Sindaco e Direttore Generale che, evidentemente, non badano a spese quando si tratta di potenziare la burocrazia comunale.

Eppure, senza bisogno di tirare in ballo i tagli del Governo, la situazione economica dell’Ente Comunale non è certo florida e la crisi economica, ragiona ancora Gemmato, impone responsabilità nella gestione delle risorse a disposizione, specie se si tratta di spese che potrebbero essere evitate o almeno ridotte con un minimo di oculatezza.

Insomma, il consigliere di centrodestra non ci sta a spendere una cifra per un macchinario di cui si potrebbe certamente fare a meno, o perlomeno acquistarlo ad un prezzo decisamente inferiore di quello stabilito dal Comune. E percio’ nell’interrogazione Gemmato esprime tutto il suo disappunto. “Troppo spesso noi consiglieri ci troviamo a non poter dare anche le più semplici risposte ai bisogni della città per mancanza di fondi, senza contare che il federalismo alle porte impone di rivedere i criteri di gestione dei soldi pubblici, al fine di garantire sempre e comunque l’idoneità della scelte di spesa”.

Ma vediamo di capire per quale ragione il Comune di Bari ha deciso di dotarsi di quest’altro macchinario così costoso, pubblicando il bando di gara avente ad oggetto il noleggio, appunto, d’una fotocopiatrice digitale per la gestione dei documenti. Una fotocopiatrice da piazzare al primo piano di Palazzo di Città per le esigenze della ripartizione segreteria generale. L’importo a base d’asta è di ben sessantamila euro più dodici mila euro d’Iva, anche se il bando non precisa il tempo di esecuzione contrattuale.

Vale a dire, spiega ancora il consigliere di Opposizione del Popolo della Libertà, per quanto tempo si intende prendere a noleggio la fotocopiatrice, anche se all’interno del bando stesso si precisa che si darà corso all’aggiudicazione anche in presenza di una sola offerta, purchè validamente prodotta.

“Beh, mi pare esagerato l’importo a base d’asta di 72 mila euro per una fotocopiatrice senza, oltretutto, sapere per quanto tempo si intende sfruttarla: esistono fotocopiatrici di altissimo livello che costano un quinto dell’importo a base d’asta e sarebbero di proprietà comunale”, incalza Marcello Gemmato. Che a questo punto ha chiesto a Michele Emiliano e a Vito Leccese se vale la pena di noleggiare un macchinario ad un costo così elevato, sicuramente più alto di quanto si spenderebbe acquistandolo, ma anche di avere lumi sul periodo di esecuzione del contratto e se sia il caso di aggiudicare la gara anche in presenza di un’unica offerta.

Chissà se la ditta aggiudicataria metterà a disposizione del Comune, per tutti quei soldi, una fotocopiatrice dotata di radar e spia antisismica.

 

Articolo di Francesco De Martino pubblicato sul sito “quotidianodibari.it” di Martedi  marzo 2011