olio tunisinoIl dibattito politico parlamentare italiano è ingessato da mesi sulla questione dei matrimoni e delle adozioni da parte di coppie omosessuali,  i media sono  interessati primariamente alle primarie delle PD, il popolo italiano langue. Vorremmo ricordare, sommessamente, che il Paese sta attraversando un crisi che per profondità e durata non ha eguali. La disoccupazione viaggia ai massimi, mai registrati negli ultimi 20 anni, la disoccupazione giovanile al Sud sfiora il 50%.

In questo drammatico contesto dal parlamento europeo arriva un nuovo colpo micidiale al Made in Italy e all’eccellenza della nostra filiera agroalimentare. Il via libera all’olio di oliva tunisino è un chiaro segnale di quanto la burocrazia europea tuteli i nostri prodotti. Che sono prodotti europei. Boicottare l’olio tunisino? Non solo. Boicottiamo questa Europa che non ci ama e che non amiamo. Noi l’olio tunisino non lo vogliamo. Useremo solo quello extravergine di oliva delle nostre terre.

Boicottiamo la prossima volta il PD che dopo aver preso più del 40% dei voti alle scorse europee, non si è opposto a Bruxelles, non ha votato in maniera compatta contro questo ennesimo schiaffo al nostro tradizionale prodotto, traino dell’economia agricola meridionale: l’olio.