FONTE: Federfarma

Con 156 voti favorevoli e 119 contrari è arrivato il via libera anche dal Senato al Ddl di conversione in legge del cosiddetto Decreto liquidità. Tra le misure del provvedimento, nato per dare respiro alle imprese in tema di accesso al credito e adempimenti fiscali, c’è anche la possibilità di distribuire in Dpc i farmaci della diretta per la durata dell’emergenza e sulla base degli accordi regionali, e le misure relative alla convenzione per medici di medicina generale e pediatri di libera scelta.

Possibilità, questa, introdotta da un emendamento, presentato dal deputato di Fratelli d’Italia, Marcello Gemmato, che inserisce, dopo l’articolo 27 dedicato alla Cessione gratuita di farmaci ad uso compassionevole, un articolo 27 bis che contiene Disposizioni in materia di distribuzione dei farmaci agli assistiti: in particolare, si legge, “i farmaci erogati in regime di distribuzione diretta da parte delle strutture pubbliche, possono essere distribuiti agli assistiti, senza nuovi o maggiori oneri a carico del Servizio sanitario nazionale, in regime di distribuzione per conto, dalle farmacie convenzionate con il Servizio sanitario nazionale con le modalità e alle condizioni stabilite dagli accordi regionali stipulati ai sensi di quanto previsto dalla citata lettera a) e fino alla cessazione dello stato di emergenza epidemiologica determinato dal Covid-19”.

Per quanto riguarda invece i farmaci a uso compassionevole, i medicinali non ancora autorizzati, sottoposti a sperimentazione clinica o in commercio per indicazioni diverse da quelle sperimentali, se ceduti a fini solidaristici – non solo all’interno di terapie Covid-19 – non concorrono a determinare la base imponibile delle imposte sui redditi e si prevede anche una semplificazione delle procedure per far partire sperimentazioni o adesioni a studi in corso.
In più occasioni, Gemmato, aveva definito il suo emendamento “un provvedimento importante che consente non solo la distribuzione dei farmaci in maniera capillare sul territorio tramite le farmacie, consentendo ai tanti pazienti fragili di poter reperire i medicinali in maniera più comoda e riducendo i costi, ma anche di circoscrivere la ‘distribuzione diretta’ solo ai farmaci per uso esclusivamente ospedaliero o soggetti a monitoraggio intensivo. Si consente, infine, ai farmacisti di riappropriarsi del ruolo che gli compete distribuendo anche i farmaci più complessi e di poter svolgere appieno il proprio ruolo di massima prossimità assistenziale anche verso i cittadini affetti dalle più gravi patologi”.

FONTE: https://www.federfarma.it/Edicola/Filodiretto/VediNotizia.aspx?id=21368